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Le info per raggiungere i più meravigliosi posti della Valle d'Itria e della Puglia
  • Zoosafari

    Lo Zoosafari/Fasanolandia, con i suoi 140 ettari di estensione totale, accoglie al suo interno numerosi distretti, da quelli strettamente zoologici, dedicati agli animali dei cinque continenti, a quelli più ludici del parco divertimenti Fasanolandia, che ogni anno si rinnova con nuovi spettacoli didattici ed attrazioni mozzafiato.

    Per visitare il Parco è possibile acquistare 2 differenti tipologie di biglietto, il primo è quello faunistico, che prevede un tempo di visita maggiore ed è comprensivo di tutti i reparti animali, visitabili in parte con il proprio veicolo, in parte a piedi e con i trenini; il secondo biglietto invece prevede un percorso meno articolato ed è dedicato esclusivamente al parco divertimenti.

    Tuttavia le mostre, i musei ed i percorsi didattici, che sono ubicati nell’ area pedonale comune sia al parco zoologico che divertimenti, sono visitabili liberamente con tutte le tipologie di biglietto.

    zoosafari.it

    Lo Zoosafari è raggiungibile da La Collina degli Ulivi in soli dieci minuti.
     

  • Grotte di Castellana

    Le Grotte di Castellana – un complesso di cavità sotterranee di origine carsica, di notevole interesse turistico, tra i più belli e spettacolari d’Italia – sono ubicate nel Comune di Castellana-Grotte, a circa 1,5 km dall’abitato. Si sviluppano per una lunghezza di 3348 metri e raggiungono una profondità massima di 122 metri dalla superficie. La temperatura degli ambienti interni si aggira attorno ai 16,5°C.

    Situate alle porte della Valle d’Itria, a pochi chilometri da borghi incantevoli come Alberobello, Cisternino, Polignano a Mare, Fasano, le Grotte di Castellana si aprono nelle Murge sud orientali – a 330 m s.l.m. – sull’altopiano calcareo formatosi nel Cretaceo superiore, circa novanta-cento milioni di anni fa.

    La bellezza delle Grotte di Castellana richiama visitatori da tutto il mondo, e dal giorno della loro apertura al pubblico, più di 15 milioni di persone hanno percorso le sue vie sotterranee. La visita alle Grotte si snoda lungo un percorso di 3 Km: una straordinaria escursione guidata, a circa 70 metri di profondità, in uno scenario stupefacente, dove caverne dai nomi fantastici, canyon, profondi abissi, fossili, stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme incredibili e dai colori sorprendenti sollecitano la fantasia di bambini e adulti.

    Le Grotte di Castellana sono, quindi, a pieno titolo, un’imperdibile occasione per ammirare uno dei luoghi naturali più sorprendenti di una Puglia meravigliosa.

    grottedicastellana.it

  • I trulli di Alberobello

    trulli sono stati oggetto di numerosi riconoscimenti. Già nel 1910 il governo emanò un decreto per eleggere Monumento Nazionale il Rione Monte.
    Nel 1930 fu elevato a Monumento nazionale anche il Rione Aia Piccola. Grazie a tali disposizioni governative i monumenti sono stati tutelati e preservati.

    Nel corso del secondo mandato dell' Amministrazione Panarese, dopo un lungo percorso preparatorio di atti e sopralluoghi di emiriti architetti incaricati dall'Unesco per valutare ed approvare la candidatura di Alberobello per l'inserimento nella World Heritage List, giunse  il favorevole responso. La Conferenza Intergovernativa, riunita a Merida in Messico, infatti, il 5 dicembre 1996, nell'ambito della 20a Sessione del Comitato Mondiale Unesco,  dichiarò : "I trulli di Alberobello", riuniti in un agglomerato urbano, Patrimonio Mondiale dell'Umanità, decretando l'inserimento nella World Heritage List, con le  seguenti motivazioni: "eccezionale tipologia, continuità abitativa, sopravvivenza di una cultura costruttiva di origine preistorica ..."

    comunealberobello.gov.it

  • Cisternino

    Alto su un gradone calcareo dell’ondulata Murgia di Sud-Est, lambito dalle brezze del vicino Adriatico e circondato dal rigoglio delle campagne, Cisternino gode di una posizione privilegiata. A 393 metri di altitudine, l’abitato domina la valle d’Itria, una suggestiva depressione morfotettonica che esprime caratteri rurali del tutto originali. Uno spazio carsico plasmato nei secoli dalla mano dell’uomo in un succedersi ininterrotto di muretti a secco, fazzoletti di terra rossa, mandorli, strade rurali, alberi di fico, gruppi di querce maestose, piccole doline, filari bassi di viti, contorti olivi, pale spinose di fichidindia ornate di dolci e coloratissimi frutti.

    “Un’oasi di popolazione sparsa” nelle molte contrade. Un territorio reso unico dai tantissimi trulli, costruzioni che per armonia, vivacità e fantasia architettonica non trovano uguali altrove. Solitari, uniti a gruppetti o assiepati attorno alle più aristocratiche masserie, essi rappresentano i cardini di una realtà insediativi che affonda le sue radici nel 1566, anno in cui Cisternino riscattò dalla regia Corte le terre demaniali appartenenti a Monopoli. Quelle stesse terre che in un lungo processo di distribuzione e di trasformazione fondiaria avrebbero costruito la base per lo sviluppo della vivace realtà antropologica ed economica i cui segni ancora oggi si ammirano come pennellate di un quadro vivente. Un quadro che sembra dipinto a olio. Lo sfondo ideale per un soggiorno alla scoperta, relax, gusto e vita all’aria aperta.
    Case bianche di calce, vicoli punteggiati di gerani, archi, piccole logge, fregi in pietra e scalette movimentano il sorprendente centro storico di Cisternino...

    comune.cisternino.br.it

  • Polignano

    Polignano a Mare (fino al 1863 chiamata Polignano) è un comune italiano di 17.986 abitanti della città metropolitana di Bari, in Puglia. Il nucleo più antico della cittadina sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriatico a 33 chilometri a sud del capoluogo. L'economia del paese è essenzialmente basata sul turismo, l'agricoltura e la pesca.

    Di notevole interesse naturalistico sono le sue grotte marine e storicamente importanti sono il centro storico e i resti della dominazione romana. Tra questi ultimi il ponte della via Traiana, tuttora percorribile, che attraversa Lama Monachile.

    Dal 2008, Polignano a Mare ha sempre ricevuto la Bandiera Blu, riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto in relazione a parametri quali la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.

    wikipedia.it

  • Ostuni

    Il Comune di Ostuni (circa 33.000 abitanti) sorge sulle ultime propaggini della Murgia meridionale. La sua città vecchia, detta La Terra, è inconfondibile l’accecante monocroma colorazione del suo abitato, rigorosamente di bianco. Le case tinteggiate di calce e la peculiare topografia hanno fatto meritare epiteti fiabeschi, come Città Bianca, Regina degli Ulivi, Città Presepe, II nucleo antico - probabile supporto dell'acropoli messapica - è infatti arrampicato sui fianchi scoscesi di un colle e presenta una pianta ellissoidale, chiaramente espressa dalla cinta muraria rafforzata dai torrioni aragonesi. Ne rimangono otto dei quindici originari, come pure buone parti dei baluardi che chiudevano la città medioevale. Ostuni è un affascinante groviglio di stradine anguste e tortuose, un susseguirsi di corti, piazzette e vicoli che un tempo facevano capo a cinque porte che si aprivano nella cinta muraria, munite di torri, piombatoi e bertesche.

    urpcomunediostuni.it/

  • Museo archeologico Egnazia

    Il sito archeologico di Egnazia, inserito in un felice contesto naturalistico-ambientale, è uno dei più interessanti della Puglia. Citata da autori come Plinio, Strabone, Orazio, la città ebbe grande importanza nel mondo antico per la sua posizione geografica; grazie alla presenza del porto e della Via Traiana, infatti, essa fu attivo centro di traffici e commerci.
    La storia dell'antica Gnathia si è snodata nell'arco di molti secoli. Il primo insediamento, costituito da un villaggio di capanne, sorse nel XV sec. a. C. (età del bronzo). Nell'XI sec. a. C. (età del ferro) si registra l'invasione di popolazioni provenienti dall'area balcanica, gli Iàpigi, mentre con l'VIII sec. a. C. inizia la fase messapica che per Egnazia, come per tutto il Salento, cesserà con l'occupazione romana avvenuta a partire dal III sec. a. C. La città entrerà quindi a far parte prima della repubblica e poi dell'impero romano e decadrà insieme ad esso.
    Della fase messapica di Egnazia restano le poderose mura di difesa (alte 7 m., lunghe 2 km., delimitano un'area urbana di circa 40 ettari) e le necropoli, ove oltre a tombe a fossa e a semicamera, sono presenti monumentali tombe a camera decorate con raffinati affreschi.
    Della città, scavata solo in parte, si conservano le vestigia risalenti alla fase romana. Notevoli i resti della Via Traiana, della Basilica Civile con l'aula delle Tre Grazie, del Sacello delle divinità orientali, dell'anfiteatro, del foro. Ottimamente conservato il criptoportico. Sono presenti anche due basiliche paleocristiane, originariamente con pavimento a mosaico.

    egnaziaonline.it

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